Nova Stark è la prima soluzione accessibile per poter monitorare, controllare e predirre le condizioni migliori per la produzione del #vino.
Siamo un team eterogeno di competenze ed esperienze che si è creato per un unico scopo: favorire l’incontro tra innovazione e tradizione fornendo soluzioni sostenibili. Il nostro impegno è finalizzato alla creazione delle condizioni ottimali per la produzione del vino, supportando i produttori con la più potente tecnologia IoT (Internet of Things).
L’intuizione di due ragazzi con una brillante idea e una spiccata intraprendenza e con il supporto di altre due figure dotate di esperienza nel mondo start-up e corporate, ha dato vita al team di NOVA Stark.
Successivamente, al team imprenditoriale così neo-formatosi si aggregarono ulteriori figure professionali coprendo i diversi aspetti di crescita del business, da quelle commerciali a quelle di ricerca e sviluppo.
Oggi, un team è guidato dalle corrispettive persone: Mattia Arimondo CEO con esperienza in product design e management, Stefano Melis CTO con esperienza in robotica e IoT, Matteo Stoppa, COO e imprenditore seriale con precedenti esperienze nel settore start-up e Christian Schätz, advisor e Business Angel con esperienza decennale come general manager Whirlpool Global.
Vogliamo strutturare insieme un percorso che ci permetta di creare un ecosistema 4.0 per l’ottimizzazione del lavoro quotidiano dei produttori.
Che obiettivi vi ponete nel lungo periodo?
Diventare il brand di riferimento per l’innovazione del settore vitivinicolo. Il 2019 è stato l’anno della rinascita della società; il 2020 quello della consapevolezza, delle sperimentazione e di importanti risultati condivisi con i nostri partner, raggiungendo importanti cantine presenti sul territorio piemontese; il 2021 sarà l’ingresso decisivo sul mercato.
Gli anni successivi saranno un susseguirsi di integrazioni tecnologiche, come gli algoritmi AI predittivi che stiamo sperimentando, ed espansione commerciale.
Il vostro prodotto “Arya” in cosa consiste? Perchè un produttore dovrebbe investire in questa tecnologia? Che vantaggi porta?
ARYA è la prima tecnologia plug-play per i produttori di vino che intendono migliorare la qualità del prodotto riducendone gli sprechi.
Una cantina, specialmente con produzione di vino in barrique, se non adeguamente monitorata e climatizzata, presenta, in primis, uno spreco di prodotto dovuto all’evaporazione del vino (circa il 7-8% dell’intero raccolto) con la conseguente necessità di effettuare le cosiddette colmature.
Da considerare che questo processo può inficiare anche la qualità
del vino stesso.
Infine, la conformazione di una cantina, la sua esposizione e i cambiamenti climatici, rendono disomogenea e imprevedibile la resa del prodotto, in termini di quantità e qualità.
ARYA permette, in maniera distribuita e da remoto, di monitorare le condizioni ambientali della cantina, tracciarne una mappatura di temperatura e umidità visibile tramite dashboard web e app.
Il registro botti e un algoritmo di machine learning correlano i dati raccolti con le condizioni climatiche esterne in modo da fornire una previsione su quella che potrà essere la resa del prodotto in botte.
ARYA sarà in grado di interagire e controllare autonomamente i climatizzatori già presenti in cantina, in modo da reagire tempestivamente a eventuali anomalie.
Oggi un sistema di analisi e monitoraggio di una cantina richiede costi elevati: un rifacimento dell’infrastruttura con una scarsa accessibilità alla tecnologia per produttori medi e piccoli in termini di quantità di bottiglie annue, ma di elevata qualità.
A livello di costo-beneficio pensate che ogni azienda vitivinicola possa approcciarsi a Nova Stark?
Le cantine che non possono permettersi sistemi da “industria 4.0” e che intendono introdurre innovazione a beneficio della qualità del prodotto, sono i clienti di NOVA Stark. Scardinare il “si è sempre fatto così” è forse lo scoglio più grande da superare, ma l’evidenza del cambiamento climatico è un fattore imprescindibile, da prendere seriamente in considerazione.
Gelate inaspettate (es. aprile 2017) hanno creato la necessità di accendere dei falò lungo i filari per salvare le piante dal congelamento.
Gli sbalzi termici e le elevate temperature estive accelerano il processo di evaporazione del vino.
Nelle cantine vengono disposti ciottoli bagnati per riportare l’umidità a livelli accettabili dove i sistemi di condizionamento non riescono a far fronte a tali variazioni.
É evidente che tutto questo non può essere ignorato.
Come immaginate Nova Stark tra 10 anni?
Immaginiamo un’azienda consolidata sul mercato nazionale e internazionale in grado di soddisfare pienamente le esigenze dei propri clienti. Crediamo nel dialogo e nelle sinergie sia con i player di settore e sia con gli enti di ricerca in modo da creare un ecosistema più strutturato e duraturo nel tempo.
www.nova-stark.com
info@nova-stark.com
Nova Stark is the first accessible solution to monitor, check and predict the best conditions for #wine production.
We are a team with heterogeneous skills and backgrounds. We joined with a common aim: foster the meeting between traditions and innovation, providing sustainable solutions. Our effort is focused on the provision of the best conditions for producing wine, supporting producers with the most powerful IoT (Internet of Things) technology.
A brilliant intuition and a subsequent strong initiative of two young men gave birth to Nova Stark team, with the support of other two persons with experience in corporations and start-ups.
Later, the neo-formed team increased with other professional figures for facing the different aspects of business growth, from commercial to R&D.
Today, we are a team of nine persons guided by: Mattia Arimondo, CEO with experience in product design and management Stefano Melis, CTO with experience in robotics and IoT Matteo Stoppa, COO and entrepreneur with previous experience in start-up Christian Schätz, Advisor and Business Angel with ten-year experience as General Manager of Whirlpool Global.
We want to build a pathway for the creation of an ecosystem 4.0, for optimizing daily work production.
Which aims do you have in the long term?
We want to be the reference brand for wine-making innovation. 2019 was the year of society renaissance. 2020 the year of consciousness, test and relevant shared results with our partners; we reached important wine cellars in Piedmont. 2021 will be our decisive way inside the market.
The years after will be a succession of technological integrations, as predictive AI algorithms that we are testing, and business expansion.
What is your product “Arya”? Why a producer should invest in this technology? Which are the advantages?
ARYA is the first plug & play technology for wine producers who intend to improve the quality of their products, as well as reducing wastefulness.
A wine cellar, particularly for a barrique wine production, shows a waste of about the 7-8% of the entire harvest, due to wine evaporation, unless it is constantly monitored and climatized.
That brings to the need of implementing the filling procedures.
That process has a direct impact on the final quality of the product.
Finally, the morphology of a wine cellar, its exposure and climate change make product yield irregular and unpredictable, both for quality and amount of the product.
ARYA allows, in a distributed and remote way, to monitor the environmental conditions of the cellar, draw a map temperature and humidity visible via web dashboard and app.
The barrel register and a machine learning algorithm correlate the collected data with the external climatic conditions in order to provide a prediction on what will be the yield of the product in barrel.
ARYA will be able to interact and control independently the air conditioners already present in the cellar, in order to react promptly to any anomalies.
Today, a winery analysis and monitoring system requires high costs, an infrastructure renovation with poor accessibility to technology for medium and small producers in terms of quantity of bottles per year but of high quality.
Speaking about cost-benefit analysis, do you think that every wine-making company could approach Nova Stark?
Wine companies that cannot afford industrial system 4.0 but intend to introduce benefits and innovation for the quality of their products.These are Nova Stark clients.We want to deconstruct the “we’ve always done it that way”.This is the biggest challenge. But the evidence of climate change is unavoidable, we must take it seriously into consideration.Unexpected frost (as in April 2017) created the necessity to light fires along the fields, to protect trees from freezing.Temperature leaps and summer heat peaks hasten wine evaporation.Wet pebbles are put inside wine cellars to maintain humidity at acceptable levels, where conditioning systems aren’t able to face these situations.
These things cannot be just ignored.
CREDITS
Foto di Nova Stark
Articolo di Valentina Ittevilo